Gli scandali e le colpe dei partiti
di Gino Di Tizio
"Non abbiamo tradito Berlinguer sulla questione morale" ha garantito Pierluigi Bersani, dopo lo scandalo che ha travolto rappresentanti della sua cordata politica coinvolgendo personaggi della sinistra, e nel dirlo ha ricordato anche che "le responsabilità penali sono personali"...
Tutto giusto, ma c'è un punto della situazione che si verifica nelle organizzazioni partitiche che riporta proprio alla politica le responsabilità di quanto sta accadendo.
Infatti visto e considerato che sono i partiti a scegliere chi ci rappresenta nelle istituzioni tocca a loro risponderne in ogni momento.
Ai cittadini hanno scippato il diritto di scegliere da chi farsi rappresentare: sono le segreterie di partito a decidere chi fare eleggere.
E' troppo chiedere che ne rispondano quando le persone da loro portate a rappresentarci nelle istituzioni che governano la vita pubblica e quindi anche indirettamente (e pesantemente) la nostra vengono scoperti con le dita in sostanziose marmellate?
Capita invece che di fronte al dilagare dello scandalo che arriva dalla istituzione europea ci sia una fuga da ogni responsabilità che ricorda l'atteggiamento assunto dopo il dilagare di Mani pulite, quando si cercò di limitare tutto ad una sola mela marcia (il "mariuolo di Craxiania memoria), mentre si è poi constatato che era fetido l'intero paniere, non solo quello allestito a Milano ma ovunque.
Anche in Abruzzo abbiamo pagato prezzi pesantissimi per quella feroce stagione della politica.
Dai partiti a questo punto non ci aspettiamo solo un atteggiamento diverso, ma finalmente e concretamente la restituzione ai cittadini il ruolo che in fin dei conti ci assegna la stessa Corte costituzione, quando afferma che il potere appartiene al popolo...
tutti pazzi per la Civita
